Gara di grande fascino la Sciot & Vnot, un’andata e ritorno da Martina Franca a Locorotondo, in piena Valle d’Itria, una delle zone più belle d’Italia, tra verde, trulli e paesaggi caratteristici.
Gara di grande sacrificio e di dosaggio delle forze su un percorso altamente tecnico, pieno di saliscendi, una scalinata e una salita finale da… ricordare a lungo!
Una giornata soleggiata, luminosa, ma fredda, accoglie i partecipanti a Martina Franca, in Piazza XX Settembre, in pieno centro storico.
Qualche difficoltà nel trovare parcheggio, soprattutto per i ritardatari, costretti ad allontanarsi per lasciare la vettura; ottima la distribuzione di pettorali e chip (fra l’altro già attiva dal sabato pomeriggio), con suddivisione tra competitivi, runcard, liberi e camminatori.
Iscrizione al costo di euro 10 per chi l’ha definita entro il 31 gennaio, 12 per gli altri che hanno atteso gli ultimi giorni: pacco gara elevato dallo scaldacollo celebrativo contenuto.
Presenta la manifestazione Paolo Liuzzi, voce calda e continuamente presente, sempre competente ma in una giusta armonia con aneddoti e battute, che lo rendono gradevolissimo per tutti.
900 gli iscritti alla competitiva che quest’anno è stata allungata alla distanza delle dieci miglia (km. 16.093); 116 sono i liberi che partecipano alla non competitiva sulla stessa distanza; 342 i camminatori, impegnati sul giro di 13km.
A disposizione degli atleti alcuni bagni chimici, quanto mai utili, trovandoci in pieno centro cittadino; in villa si aggiunge la storica struttura fissa, anche per evitare scene poco edificanti.
Il programma comincia alle ore 9.00 con la partenza dei camminatori: il loro via è dato nella parte storica di Martina, a guidarli il solito Maialino rosa, il simbolo di questa manifestazione; tra loro il marciatore Antonio Lopetuso, fresco di titolo italiano master di categoria in terra siciliana.
Alle 9.15 il via singolo per Cosimo Girolamo, l’atleta alberobellese che corre sulle sue due stampelle ed una sola gamba, un esempio per chi pensa di non potercela fare. Parte solitario Cosimo, ma gli applausi sono tutti per lui.
Alle 9.37, con ritardo di circa 7 minuti, il via della competizione agonistica, avvenuta in maniera corretta, sullo “Stradone”, Corso Italia, con tutti gli atleti dietro la linea di via, numerosi però gli atleti lenti presenti nelle prime fila, purtroppo ci si ostina a voler partire davanti e tra i più veloci, pur non avendone le dotti, mettendo a repentaglio la propria ed altrui sicurezza.
Il breve tratto cittadino in discesa illude i partecipanti, ma ben presto si imbocca la strada secondaria che porta a Locorotondo, cominciando a gustare profumi e sapori della verde campagna circostante. In alto si vede Locorotondo, in tutto il suo fascino, ma bisogna raggiungerla e si sale, anche su alcuni gradini. La fatica, la prima stanchezza, ma Locorotondo è bella, il gruppo musicale che suona permette anche di sollevarsi lo spirito. Il breve tratto e giù in discesa, comincia la Vnot, per rientrare a Martina, si prende un sentiero di campagna, di qui il breve tratto di sterrato, si attraversa una Masseria, dove c’è altra musica, più folk, dolci note escono dalla fisarmonica, un bicchiere di the caldo al ristoro e si procede verso il rientro. Ma le sorprese non sono finite, ad un chilometro dalla fine, ecco un nuovo piccolo tratto di sterrato, la Chiesa dei Cappuccini e si presenta una salita di 300 metri a 45° gradi, tosta davvero! Ma oramai è fatta, gli ultimi metri nel centro di Martina dribblando le troppe persone a zonzo, la pericolosa curva a sinistra e giù in fondo verso Piazza Maria Immacolata dove è fissato l’arrivo, la voce di speaker Paolo, la foto di Roberto, il bip del chip, il rilevamento del numero di pettorale dei giudici.
Ecco l’agognata medaglia, in realtà è un terzo di un medaglione celebrativo che si completerà con le prossime due edizioni, ottimo investimento degli organizzatori, che fidelizzano gli atleti, “costretti” a tornare.
E poi, ancora, il ricco ristoro finale, panino con il caratteristico e gustoso capocollo di Martina, un bocconotto, frutta, acqua e the per riprendere le forze, il tutto preventivamente ed igienicamente preconfezionato.
Tracciato ben gestito e sorvegliato dagli addetti nella sua interezza, se si esclude la parte finale cittadina con troppo gente pericolosamente sul tracciato e l’arrivo, dove il voler dividere all’ultimo istante camminatori, competitivi e non, genera una gran confusione.
Successo incerto fino all’ultimo chilometro, quando Vito Perta (GS Paolotti – Atl. Martina) ha messo la freccia e si è avviato verso il successo ottenuto in 57:58: eccellente Vito, davvero potente, peccato che le bici apripista l’abbiano voluto accompagnare fino al traguardo (e non siano state bloccate preventivamente) rovinando tutte le foto, nascondendo anche agli spettatori il vincitore.
Ottimo anche Pietro Carbotti (Martina Franca Running), a lungo in testa che ha pagato la salita finale e ha chiuso secondo in 58:39; terzo posto per il tenace Vito Loconte (Atl. Sprint Barletta), che chiude in 59:37.
Gran bella prestazione anche di Antonio Cardone (Dorando Pietri Fasano), quarto in 1h00:28, che precede l’attivo e giovanissimo Cosimo Demito (Atl. Amatori Cisternino), quinto in 1h01:27, e il forte neretino Samuele Dell’Assunta (Tre Casali San Cesario), sesto in 1h01:27. Settimo posto per il lucano dell’Amatori Atl. Acquaviva, Sandro Tudisco, in 1h01:42, davanti al primo Runcard, il leccese di Nociglia, Roberto Gianfreda, ottavo in 1h02:42. Sempre deciso, Pietro Roberto (Nocincorsa) è nono in 1h02:59, con Angelo Pazienza, il mister della Dynamyk Palo del Colle, oramai un po’ martinese, decimo in 1h03:04.
In campo femminile splendida affermazione per Damiana “Damy” Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), che taglia il traguardo in 1h08:24, 51^ assoluta!, ennesima dimostrazione di quanta determinazione abbia in sé questa dolcissima ragazza.
Secondo posto per Paola Bernardo (Atletica Amatori Corigliano), al rientro dopo un periodo di pausa, e già quasi rodata per grandi successi: 1h08:43 il suo crono. Terzo posto, più staccata, per la straordinaria Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), tanti chilometri e vittorie nella sua carriera, in 1h12:39.
Altra esempio di costanza, Marisa Russo (Marathon Massafra) è quarta in 1h13:04, davanti alla “centista” salentina Viviana Verri (GS Lamone), quinta in 1h14:18, e alla caparbia Teresa Landriscina (Trani Marathon), sesta in 1h16:55. E’ settima Sonia Pascali (Tre Casali San Cesario), sempre brava, in 1h17:49 davanti alle energiche Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie), ottava in 1h18:02, Angela Ricci (Crispiano Marathon Club), nona in 1h18:27, e Ornella Donghia (Nadir Putugnano), decima in 1:19:54.
854 gli arrivati competitivi, chiudono la graduatoria Michela Corbacio (Atletica Monopoli), tra le donne, in 2h04:53 e Vito Spada (Podistica Taras), tra gli uomini, in 2h28:13.
Mentre tanti atleti si affidano alle cure dei massaggiatori (gratuito!) o gustano un buon caffè presso lo stand di uno sponsor, si comincia la cerimonia di premiazione.
Manca il Sindaco, ma sono presenti numerosi rappresentanti del Palazzo di Città, a cominciare dalla vice presidente del consiglio comunale, Elena Convertini, chiamati a premiare, unitamente agli sponsor: si comincia con il podio maschile, per tutti cestino con prodotti tipici e medaglia. A Perta, il vincitore, il Trofeo “Locorotondo”, per Carbotti il trofeo Alessandro Morricella, per essere transitato per primo al traguardo volante di Locorotondo.
A seguire le prime tre donne, premiate sempre con cesto di prodotti tipici e medaglione, oltre al trofeo “Martina Franca” per la prima, Monfreda.
A seguire i primi tre di ciascuna categoria, tutti ricompensati con cesto di frutta e bottiglie di vino, fino ad arrivare alle società, premiate per numero di iscritti.
Vince la Podistica Grottaglie (che ottiene il trofeo Denis Lusi), seconda la Montedoro Noci, terza una società di Lecce, della quale non sono riuscito a comprendere il nome.
Premiati anche Cosimo Girolamo, Vito Giampaolo “Clarinet Runner”, la ASD Plus Ultra di Trasacco, unita nel ricordo di Denis Lusi, e altri collaboratori.
La foto di gruppo degli organizzatori e la manifestazione è definitivamente conclusa, l’appuntamento è già per la 4^ Sciot & Vnot.
Sollecitato dall’amico Francesco Cervellera, il presidente della Martina Franca running, la società organizzatrice, evidenzio che per le future edizioni dovrà necessariamente essere migliorata la fase di arrivo, predisponendola magari in una zona meno centrale con meno passaggio di cittadini e turisti, riportandola in un posto più tranquillo come il Cinema Verdi. Al contempo, dovranno necessariamente essere scremati molto prima del traguardo competitivi e camminatori, evitando la confusione odierna e, inoltre, essere disciplinati meglio i collaboratori come ciclisti e vari addetti, spiegando loro che il taglio e il passaggio sul traguardo è consentito ai soli atleti in gara. Infine, anticiperei la partenza alle 9,00, guadagnando mezzora sull’invasione dei residenti e turisti, ai quali non si può certamente impedire di passeggiare per le strade.
Per il resto, è una manifestazione bella, caratteristica, stupenda dal punto di vista paesaggistico e fortemente allenante, una gara alla quale non si dovrebbe davvero rinunciare.
Roberto Annoscia
Classifica 2019